Si capisce molto di una compagnia aerea, e del suo customer care, dal tipo di servizio che offre all’imbarco sul trasporto del bagaglio a mano. Un momento in cui si può assistere a generosità sorridente o inflessibile solerzia. Un momento che buona parte dei viaggiatori prepara con tensione: un’ansia motivata dai numerosi divieti su materiali e oggetti consentiti a bordo, ma soprattutto dalle dimensioni del bagaglio. Alcune compagnie trasformano in standard il biglietto low cost se il trolley eccede le misure e va posizionato in stiva. Una fine che il gadget del viaggio per eccellenza non merita.
Quando il volo si fa lungo, i dubbi sul bagaglio a mano aumentano in virtù delle esigenze che si intende soddisfare durante il viaggio. Qui si è visto portare di tutto e i gadget personalizzati la fanno da padrona. Fuori categoria le due tedesche che nel 2010 cercarono di imbarcare a Liverpool il cadavere di un parente 91enne, spacciandolo per addormentato. Furono scoperte al check-in e ovviamente denunciate.
Torniamo al bagaglio a mano. È l’apertura dei cieli a prezzi accessibili ad aver rivoluzionato il trasporto aereo, che nella sola Italia ha visto un aumento del 21% dei passeggeri negli ultimi 10 anni. La tensione da check-in si è così diffusa a macchia d’olio, diventando problema comune.
Non si tratta di frenesia immotivata, le regole di imbarco variano da vettore a vettore e alcuni, per esempio Ryanair, sono celebri per il rigore dimostrato sul bagaglio a mano che se non conforme viene spedito in stiva con un costo aggiuntivo di 60 euro e addio low cost. Piccola nota, sulla compagnia irlandese non tutti possono portare bagaglio a mano: ai neonati non è infatti consentito. Pannolini, salviette e biberon sono a carico di mamma e papà.
C’è molta varietà in termini di dimensioni del bagaglio a mano consentito in cabina. Sfogliando le principali compagnie aeree, la più generosa in termini di volume è la British Airlines che accoglie borse dalla dimensione massima di 56 centimetri X44X25. Con 61mila centimetri cubici, sulla Union Jack è disponibile il massimo spazio possibile. Generosità che si limita per quanto riguarda il peso: 7 chilogrammi. Gli inglesi, si sa, amano le cose logiche, e un bagaglio a mano non è una valigia per principio. Sette chilogrammi è il livello più basso al mondo di peso consentito in cabina tra le grandi compagnie.
In termini di spazio, subito dopo la British Airlines arriva la Lufthansa: 50mila centimetri cubici di volume in un formato massimo di 55X40X23. Anche qui pochi chili: 8. In termini di peso sono più forzute la Delta Air Lines (18 kg), la KLM (12 kg), Ryanair e Vueling (10 kg).
Alitalia si assesta in una fascia di più contenuta generosità di spazi: sulla compagnia di bandiera sono accettati bagagli dalla dimensione massima di centimetri 55X35X25 e 8 kg di peso. Tra i vettori col metro più corto figurano Easyjet (50X40X20) ed Emirates (55X38X20).
Per viaggiare sicuri basta una semplice mossa: possedere un bagaglio a mano capace di soddisfare tutti i requisiti, rubando il minor peso possibile ai gadget da mettere in valigia. Trolley cabina è applaudito in ogni check-in: dalla dimensione di 30X50X20 entra ed esce agevolmente da ogni banco prova. Realizzato in 600D HD PU backing, ha una grande apertura sullo scompartimento principale e due tasche sulla superficie esterna. Tutte le chiusure sono rinforzate e all’interno c’è il vano porta scarpe. Ne esiste anche una versione più grande con altro design e 5 centimetri in più sulla larghezza. Più sportivo il Trolley Cabina Jap, in 600D Twisted alta densità. Il pannello frontale rimovibile facilita la stampa o il ricamo.
Per chi non ama trascinare il proprio bagaglio e ancora preferisce la classica borsa, Columbia e Nevada rientrano in tutti gli standard aeroportuali. A dire il vero Nevada eccede di un po’, ma essendo dal contorno morbido, la borsa non troppo piena riesce a farsi portare con sè in cabina.
Non rientra invece nei termini di ingombro il paracadute. Gadget che potrebbe anche destabilizzare chi vi sta a fianco!