Il sole in un gadget

In principio era la piccola calcolatrice, rimasta sola per qualche decennio prima dell’arrivo in massa di quasi tutti gli altri piccoli strumenti elettrici, a funzionare con energia solare.

E’ sempre più ricca la categoria dei gadget tecnologici ad alimentazione solare, quelli per cui un raggio di sole garantisce autonomia al funzionamento, senza dover ricorrere alla sostituzione di pile o alla ricarica attraverso la presa a muro.

Nell’era delle fonti rinnovabili infatti il gadget a energia solare ha perduto il carattere di giocattolo diventando ottimo strumento in grado di immagazzinare energia e riconsegnarla al momento della necessità: gadget professionali o per il tempo libero, sostenuti dalle più recenti tecnologie, che nell’ultimo ventennio hanno guardato al sole come grande fornitore naturale.

Dal primo esemplare a portare i pannelli solari nelle abitazioni e nelle aziende, che come ricordato é stata la calcolatrice tascabile nata tra gli anni ’70 e ’80, si é arrivati a progettare lampade e numerosi dispositivi di accumulo in grado di ricaricare i tanti dispositivi tecnologici che ci accompagnano nel quotidiano.

Sono nati così i Power bank come il modello da 10.000 mAh , capace di 6000 mAh, o il modello da 8000 mAh, entrambi in bamboo. E sono nati anche gli zaini, come Eclipse, porta computer con pannello ultra sensibile di terza generazione prodotto dall’azienda leader nel settore, la Sunpower.

Il gadget personalizzato a energia solare ha un altro valore da non sottovalutare: diffonde un messaggio esplicito, una scelta green e sostenibile e il brand diventa più amichevole

Il futuro é dunque nel sole? La prima tecnologia nasce in alternativa al nucleare ed é relativa alla progettazione del primo reattore solare. A capo della ricerca c’é il prof. Piero Martin, docente di fisica sperimentale all’Università di Padova. “Entro il 2040 riusciremo a realizzare il reattore solare, cioé a fusione termonucleare” é il commento con cui presenta gli studi necessari per comprendere fino a che punto si può sfruttare l’atomo nella produzione di energia”. Ci contiamo!

 

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