Al via il 2018 tra fiere di settore e nuove tendenze del mondo gadget

Il 2018 è appena iniziato e il mondo aziendale è già in subbuglio con le prime fiere pronte ad inaugurare il calendario. Per noi la visita di inizio anno è stata a PromotionTrade Exhibition, la tre-giorni dedicata al mondo del gadget che attrae ogni Gennaio a Milano una fitta comunità internazionale di specialisti del settore.
Nonostante il periodo di crisi e la sfida del cambiamento le fiere resistono e non perdono occasione per confermare la loro immutata efficacia nello stimolare il business, la conoscenza, lo scambio. Domanda e offerta si incontrano nel dialogo tra i diversi intermediari del settore, favorendo la nascita di sinergie positive e di un fermento relazionale prima ancora che commerciale.

Essendo a suo modo forma di comunicazione, anche il momento fieristico ha conosciuto un processo di cambiamento (di cui abbiamo parlato qui) che ha finito col ridefinire l’evento stesso, rendendolo più interattivo, multilivello e social.
Grazie alle nuove tecnologie la dimensione live delle fiere viene valorizzata con un pubblico sempre più coinvolto e sempre più analizzabile in termini di banche dati. La sfida non è solo per i brand, per cui la definizione della propria presenza in fiera diventa più complessa in quanto più sofisticata, ma anche e soprattutto per l’organizzazione stessa dell’evento, nella sua coralità e organicità, da valorizzare come occasione di creazione. Sembra andare in questa direzione il PTE Lab, una delle novità introdotte dalla fiera di Milano, da tempo impegnata a distinguersi come fucina di soluzioni creative.

Cosa emerge quindi da questo PTE 2018? Quali sono le nuove tendenze del mondo gadget? O forse bisognerebbe prima provare a risalire alla fonte dei trend dell’oggettistica promozionale, cioè quello slittamento che sta interessando il nostro settoredalle 4P (prodotto – prezzo – punto di vendita – promozione) alle 4E (esperienza – exchangeeverywhere – evangelismo). In sostanza, se ciò che viene venduto non è più il prodotto in sè ma un’esperienza, il concetto di prezzo si declina nella sua accezione di scambio. Le occasioni di vendita fuggono il qui e ora del luogo fisico per diventare fluide e onnipresenti, con un target da “evangelizzare” e fidelizzare.
Queste considerazioni sono ben note alle aziende del settore, per cui rispondere alle nuove sfide delineate dal mutamento della struttura del mercato diventa centrale, e si riflettono sulle tipologie di prodotti proposti, le cui performance sono validate da vendite in crescita.
Così, anche quest’anno la parola chiave continua ad essere sostenibilità e l’attenzione è tutta per la responsabilità sociale d’impresa e per i prodotti a minor impatto possibile sull’ambiente. Se a prevalere è l’experience, non stupisce poi che a primeggiare siano i gadget tecnologici che valorizzano la concezione stessa del gadget come oggetto utile, funzionale oltre che promozionale. L’offerta di nuovi prodotti è continua e la crescente funzionalità dei nostri smartphone fa sembrare tutto questo solo come l’inizio di una sperimentazione dai limiti indefiniti.
Eco-friendly e tech-friendly, in una sola parola quality-friendly. È la qualità a fare la differenza. Se è sempre stato un proposito cui tendere, mai come ora diventa un obiettivo da raggiungere. Cheap is out, come direbbero gli anglosassoni. Allora sì al made in Italy, alla ricerca di nuovi materiali ecologici e smart, all’energia green, alla personalizzazione raffinata.

Il nostro è un catalogo che ha sempre fatto sue queste linee guida, credendo nell’importanza di offrire soluzioni innovative frutto di una attenta ricerca sempre rispettosa delle esigenze del cliente. Distinguersi è fondamentale e a contare è anche e soprattutto il dettaglio, quel tocco in più che passa per la scelta di alternative consapevoli, responsabili. Dagli articoli ecologici alle proposte tech, la nostra convinzione è che ogni gadget possa e debba raccontare una storia, da sviluppare in tanti piccoli accorgimenti che contribuiscono a renderlo unico.